Shomurodov e Abraham non bastano. Roma, che tonfo a Venezia!
La squadra di Mou dopo essere stata in vantaggio 2-1, grazie ai gol dei suoi attaccanti, si fa riprendere e sorpassare da Aramu e Okereke
Domenica 07 novembre 2021
La Roma di Mou cade a Venezia 3-2 dopo essere stata in vantaggio 2-1. La squadra di Zanetti parte a razzo. E dopo appena 3' la sblocca: punizione di Aramu sulla trequarti, zampata di Caldara sottoporta, Rui Patricio è battuto. Il difensore, in prestito dal Milan, non segnava dal dicembre 2017. La reazione della Roma c'è. E dopo che il Var annulla un rigore assegnato da Aureliano su Abraham (per fuorigioco di Pellegrini), è Shomorudov al 43' a trovare il pareggio: torre di Abraham, Romero anticipa Pellegrini ma non può nulla sul tap-in dell'attaccante uzbeko. Ma non finisce qui. Perché al 47' ci pensa Abraham a insaccare di sinistro.
PAREGGIO E SORPASSO — Partita da mille occasioni. Il fatto che Caldara si andato in gol al 3', anticipando Cristante sulla punizione di Aramu, ha acceso subito la gara. La Roma, che Mourinho ha schierato per la prima volta con la difesa a 3 con Pellegrini dietro le punte e El Shaaarwy esterno sinistro, ha pressato subito un Venezia ben disposto in campo ma leggerino nel fisico e nelle intenzioni. Per una ventina di minuti la Roma ha confermato i suoi problemi in fase realizzativa, ma poi si è scatenato Abraham. Ha conquistato un rigore (cancellato dal Var per fuorigioco di Pellegrini), ha colpito un palo con un ottimo diagonale, ha spizzato di testa il cross di Veretout dove Romero in tuffo ha deviato ma Shomurodov è stato pronto a ribattere in rete. E, infine, all'ultimo respiro del primo round, ha difeso da colosso una palla in area contro Ceccaroni, si è girato e ha centrato l'angolino col diagonale. Per mole di gioco, un risultato parziale che ha rispecchiato le forze in campo, anche se il Venezia ha avuto la ghiotta occasione di raddoppiare in ripartenza. Okereke, sull'invito di Ampadu, è sfuggito a Kumbulla, è entrato in area e ha provato il tiro a giro, finito fuori.
IL RIBALTONE — La superiorità tecnica della Roma ha fatto pensare a tutti che nel secondo round sarebbe tracimata. Invece la difesa di Zanetti ha tenuto, mente il Venezia ha cominciato a distendersi in avanti fino a procurarsi il rigore (dubbio, prima c'era un probabile fallo di Kiyine su Ibazez, e il contatto di Caldara-Cristante non sembra tale da giustificare la massima punizione) poi trasformato da Aramu. A quel punto Mourinho si è disposto a 4 togliendo Kumbulla e inserendo Carles Perez. E Zanetti con l'esordio di Modolo, ha risposto schierandosi a 5. Tanta potenza offensiva nei giallorossi, parecchi pericoli dalle parti di un Romero cresciuto nel finale, ma è stato ancora il Venezia a colpire con Okereke che ha sfruttato un gran lancio di Ampadu e stavolta ha bucato Rui Patricio con freddezza. Nell'ultimo quarto d'ora la Roma si è riversata tutta avanti lasciando praterie dove la banda Zanetti ha trovato altre due occasioni colpendo altrettante traverse con Modolo e Henri. Insomma, alla fine la Roma ha pagato il solito difetto: non concretizzare tutte le occasioni che crea. E il Venezia si è sbloccato in zona gol: ha segnato in un sola partita la metà dei gol fatti in tutto il campionato.
di Fabio Bianchi
Fonte: Gazzetta dello Sport
|